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36 libro primo

     Ma va’ a Diana ed a lei la domanda:
cosí a me piace e voglio che si faccia
30da te e dall’altra ciò ch’ella comanda.—
     Allora andò con reverente faccia
e disse a lei:— O figlia di Latona,
con reverenza io prego che ti piaccia
     che mi sia data la vinta corona;
35tu sai, Diana, che secondo il patto
debbe esser mia, e ragion me la dona.—
     La dea rispose a lei con benigno atto:
— D’allora in qua, Lippea, bene ti vòlsi,
che festi alla grillanda sí bel tratto.
     40Del cervio la vittoria io ti tolsi;
quand’egli cadde, io gli rendei la lena,
e su levato alle mie ninfe il volsi,
     ché di perder le vidi aver gran pena;
ond’i’, a pietá commossa, alla lor parte
45il feci andar a prego di Lisbena.
     Né questo feci per ingiuriarte,
ma perché scaccia invidia e serva amore
sempre l’onor che insieme si comparte.—
     E poi la ’ncoronò con grande onore
50e nel carro la pose seco appresso,
con la grillanda di tanto valore.
     Iunon, che stava non molto da cesso,
diede a Lisbena un arco d’unicorno
per premio della caccia a lei promesso,
     55tutto smaltato d’un bianc’osso eborno,
e d’una pelle d’orso un bel carcasso
fulcito tutto d’oro intorno intorno.
     Diana intanto il carro a passo a passo
mosse verso Iunon; e, giunta a lei,
60riverenza gli fe’ col capo basso,
     dicendo:— O gran regina delli dèi,
Lippea, che sta meco qui presente,
tanto m’è grata e piace agli occhi miei,