Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/41

CAPITOLO VII

Come la ninfa Lippea fu coronata della ghirlanda,
che avea vinta.

     Per questo Lippea bella è disdegnosa;
e perché vinta gli parea a ragione
quella grillanda tanto preziosa,
     andò piangendo all’alta dea Iunone,
5dicendo a lei:— Perché le paraninfe,
che vengon dietro a te, cosí abbandone?
     Queste silvestre e queste rozze ninfe
di dea Diana, tra’ boschi assuete
e tra li scogli e valli e tra le linfe,
     10perché han vinto il cervo, stanno liete
e stan superbe e fan di noi dispregio
con beffe e riso e con parol secrete.
     Perché a me, che son del tuo collegio,
la mia vinta corona mi si nega?
15Io ’l dico per l’onor e non pel pregio.
     Se il pregio mio, regina, non ti piega,
mover ti debbe la mia compagnia:
vedi che ognuna per me te ne prega.—
     Iunon alquanto a ciò sorrise pria,
20e poi benigna a lei la man distese,
dicendo:— Usar convien qui cortesia.
     Dacché Diana tien questo paese,
e noi venimmo ad onorar sua festa,
ben è che ’nverso lei io sia cortese.
     25La tua vittoria a tutte è manifesta,
e tutte veggon ch’è tua la grillanda
e che l’emula tua perde la ’nchiesta.