Poi, come il chiaro Febo suol uscire
fuori dell’orizzonte la mattina, 30cosí vidi io per la strada apparire
un nobil carro, e suso una regina
con corona di stelle e sí splendente,
come tra li mortal cosa divina.
E quanto piú e piú venía presente 35agli occhi miei, tanto parea piú adorno,
maraviglioso il carro e piú eccellente.
E mille ninfe avea intorno intorno
con corone di stelle in su la testa,
lucenti al sole ancor nel mezzogiorno. 40E d’oro e celestina avean la vesta,
e cantando dicíen:— Viva Iunone!—
con suoni, balli, gioia e con gran festa.
Il carro ad ogni rota avea un grifone,
pappagalli e pavon con belle penne 45intorno e sopra; e tre ’n ogni cantone.
Poscia che ’l plaustro giú nel pian pervenne,
Diana il carro suo fe’ venir anco,
che gran bellezza ancora in sé contenne,
di drappi adorno e d’ogni uccello bianco: 50mai vide Roma carro trionfante,
quant’era questo bel, né vedrá unquanco.
Con piú di mille ninfe a lei davante
ella si mosse incontra a fare onore
alla regina, moglie al gran Tonante. 55E poiché fu ballato ben due ore,
le ninfe di Iunon l’altre invitâro
a voler concertar con lor valore,
dicendo:— Acciò che ben si mostri chiaro
chi usa meglio l’arco o voi o noi, 60se a voi piace, a noi anco sia caro.
Di vostre ninfe due eleggete voi;
e noi due altre; e chi trarrá piú dritto,
da dea Iunon sia coronata poi.—