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capitolo v 299

     Alla grandezza tua, che tanto eccede,
l’umiltá sola gli fece la casa,
quando umanò ’l tuo eterno Erede
     nel petto di Maria, qual è rimasa
140speranza a’ peccatori e sempre advoca
che Piatá tenga a lor la porta pasa.
     Quella Umiltá, che ’n croce si fe’ poca,
fu esaltata e, posta al lato destro
appresso a Dio, in alto si collòca.
     145E, quando al mondo stette per maestro,
con umiltá conversò tra la gente
non come prince, ma come minestro;
     ove li gradi mostra, a chi pon mente,
dell’umiltá, e prima che subietta
150sie a’ maggiori e presta ed obbediente.
     L’altra è che a’ suoi egual si sottometta;
l’umiltá terza alli minor subiace:
questa è suprema ed è la piú perfetta.
     Di un’altra umiltá, che nel cor giace,
155il primo grado non dispregia altroi;
l’altro, s’è dispregiato, non gli spiace.
     Il terzo grado è dopo questi doi;
che, s’egli è dispregiato, se ne goda
e non si turbi, perché altri el nòi;
     160e che avvilisce sé, quando altri el loda,
e sol risponde, quando altri el domanda,
e non si cura, benché opprobrio oda;
     e come il buon corsier, che cosí anda
come altri mena il fren, cosí la voglia
165pon nell’arbitrio di chi ben comanda;
     e, benché alcuno a lui la vesta toglia,
o se la sua mascella li percuote,
non contendendo, lo mantel si spoglia
     e paragli anco l’altra delle gote.—