Tu facesti smembrar con doglie e guai
il trasmutato in cervio Atteone
con la potenzia grande, che tu hai;
ché delle ninfe le nude persone 140corse a vedere tra le chiarite acque,
benché fortuna ne fosse cagione.
Ippolito gentil, quando a te piacque,
tornar facesti in vita dalla morte
con quelle membra, con le quali ei nacque.— 145E quando ell’ebbon lor offerte pórte,
anco alle ninfe fenno riverenza,
sí come a servi principal di corte.
E dilungate dalla lor presenza
tennono nella valle estremo loco, 150come conviensi a lor bassa semenza.
Giá era il tempo che la festa e ’l gioco
far si dovea e Diana fe’ segno
a due sue ninfe, a lei distanti poco,
che chiamasser Iunon dall’alto regno, 155che scendesse alla festa omai a sua posta
col coro delle ninfe alto e benegno.
Come fa ’n cor colui, al qual è imposta
l’antifona per dir, che prima inchina,
poi a cantar la voce tien disposta; 160cosí fên quelle due a sua regina,
che s’inchinonno prima al suo comando,
poi, tenendo la faccia al ciel supina,
encomincionno a dir cosí cantando.