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CAPITOLO XI

Trattasi della pena dell'ira.

     Insieme su andammo per la riva
del crudel fiume; e non era ito molto,
ch’io vidi il suo principio, onde deriva.
     Non fu giammai sí gran popul raccolto,
5quanto una gente, ch’io vidi in un piano,
d’anime nude, quando alzai il volto.
     Ognun di loro avea la spada in mano;
tra se medesmi facean la gran guerra,
spargendo i membri in terra e ’l sangue umano.
     10Ancora il cuore il pianto fuor disserra,
quand’io ricordo i colpi delle spade
e ’l sangue vivo, che correa per terra.
     E, quando cosí sparto in terra cade,
trascorre a valle; e questa è la cagione
15che ’l fiume fa di tanta crudeltade.
     Da quella parte, dove il sol si pone,
le Furie volar io vidi veloci,
piú che alla preda mai nessun falcone,
     con spade sanguinose e con gran voci,
20con facce irate e con serpenti in testa,
irsute in alto e tumide e feroci.
     Giammai si mosson venti a piú tempesta,
quando il lor re a loro apre la gabbia,
che li tien chiusi nella gran foresta,
     25quanto le Furie si mosson con rabbia,
cogli occhi accesi e toscosi serpenti,
col fuoco in mano e con rabbiose labbia.