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ed ei dicesse fra se stesso:--Io stimo
65 meritar piú che quel che m'ha donato, per mia bontá, ed esser piú sublimo;--
costui sería superbo e sería ingrato. In questo modo enfiò Satan le ciglia contra colui che allor l'avea creato.
70 E da che 'l servo in possa s'assomiglia al suo signor, quant'egli, al parer mio, piú di dominio e d'eccellenzia piglia;
cosí fec'egli, che innalzò il disio ad aver possa a far quelle due cose, 75 le qua' solo a sé serba il sommo Dio,
cioè creare e le cose nascose saper, che sonno occulte nel futuro: per questo il gran superbo a Dio s'oppose.
Alla tua mente omai non è oscuro 80 come il vil verme volle assomigliarse al primo Ben supremo, eterno e puro.
Dunque superbia prima è reputarse d'aver il ben da sé e ch'a lui vegna per sua bontá o per suo ben guidarse.
85 E cresce poi che si reputa degna di maggior fatti: allor presume e pensa com'ella a' suoi maggiori equal pervegna.
Per questo poi incorre in piú offensa; c'ha invidia a' grandi ingrata e sconoscente 90 del don, che 'l suo maggiore a lei dispensa.
Anche non è a lor obbediente, ché li dispregia e non cura lor legge; e questo di piú male è poi semente,
ch'ella s'adira, s'altri la corregge, 95 e sta proterva e 'l peccato difende, odia chi l'ammonisce e chi la regge.
Per questo poi in altro mal descende, ché non medica il male, il ben non ode; cosí mai a sanitá atta si rende.
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