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capitolo iv 117

     e Moisés e ciascun patriarca
e David re e tutti li profeti
menò al cielo, ov’è ’l primo Monarca.—
     Ed io a lei:— Li saggi e li poeti
140sonno egli qui? e gli antichi romani?
o sonno in lochi piú felici e lieti?—
     Ella rispose:— In questi prati vani
non son cotesti, che lor alti ingegni,
come giá dissi, han lochi piú soprani.
     145Virtú e fama loro ha fatti degni
a star con Marte ed a star con le muse
e con Apollo in piú splendenti regni.—
     Poscia la man deritta alla mia puse,
trassemi per la porta, onde mi mise;
150e, ratto ch’io fui fuora, ella si chiuse.
     Cosí dal tristo limbo mi divise.