Sappi che in oriente è un reame
tra lochi inculti e tra ombrosi boschi,
ch’è pien di ninfe d’amorose dame.
E quelle selve e quelli lochi foschi 65son governati dalla dea Diana,
la qual voglio che veggi e la conoschi.
E benché sia la via molto lontana
e sia scogliosa e sia di molta asprezza,
io la farò parer soave e piana. 70Io son l’Amor, che dono ogni fortezza
ne’ gravi affanni e, mentre altrui affatico,
gli fo la pena portar con dolcezza.
In questo regno, del quale io ti dico,
è una ninfa chiamata Filena 75con bell’aspetto e con volto pudico.
La selva è ben di mille ninfe piena;
ma dea Diana, quando va alla caccia,
piú presso questa che null’altra mena.
Costei sí bella e con pudica faccia 80io ferirò per te d’un dardo d’oro,
quantunque io creda che a Diana spiaccia.
Tu vedra’ delle ninfe il sacro coro
insieme con Diana lor maestra,
e belle sí, ch’i’, Amor, me n’innamoro. 85E portan l’arco fier nella sinestra,
ed al comando della lor signora
cacciando van per la contrada alpestra.
— O dio Cupido, tanto m’innamora,
— risposi a lui— il ben che m’hai promesso, 90che al venire mi pare un anno ogn’ora.—
Allor si mosse, ed io andai con esso;
alfin venimmo per la lunga via
in un boschetto, ch’avea un piano appresso.
La dea Diana a caso fatta avía 95una gran caccia e dalla parte opposta
con piú di mille ninfe in giú venía.