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76 Delle Frascherie

Seppellirsi morendo in tomba d’herba,
     E sperar poi di quella Diva i ratti,
     Che trahe l’huom dal sepolcro, e in vita il serba.
Morti immortali miei cosa è da matti,
     Provaste Inferno, et anhelate a gloria
     Sperate un nome, e disperaste i fatti.
Sapete voi quel che dirà l’Historia?
     Ch’osaste haver la Volontà cattiva,
     Sol per farvi chiamar, Buona Memoria.
Chi può viver in pace, in pace viva,
     Non fa torbido inchiostro i nomi chiari
     Con l’altrui pena in Ciel mai non s’arriva.
La Guerra al Gioco de le Carte è pari:
     Dove si perde, e vincesi tal volta,
     Dove assistono Rè, Fanti, e Denari.
Ma più la Guerra de le Carte è stolta,
     Che da Spada dipinta a Spada vera,
     Da Punto a Punta è differenza molta.
Dove in van non si spara, in van si spera
     Anzi del colpo, onde un Guerrier è morto
     La colpa del morir spesso è Mogliera.
Non si tronchi da vuoi con spatio corto,
     Lungo sperar: perche nel Campo andate
     Non è mica la via d’andare a l’Horto.
Pur se in Campagna piacevi di stare,
     E quì vibrar ne gli altrui membri il ferro
     Huom fia tra voi, che dalle Fere impare
E quando mai, dove fà mensa il Cerro,
     A l’obliquo ferir d’irto Cinghiale,
     Sperar si vide in suo svantaggio il Verro?