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Fascio Secondo. | 51 |
Fate conto, ch’un caschi, un dietro resti,
Un passi avanti, uno in sudor si stempre;
Chi vuol haver gusto maggior di questi
Lassi correr il Mondo, e rida sempre.
Sollevò al sommo gli animi de gli Uditori il giocondissimo componimento d’Egideargo; ma parendo a Stamperme non dover escludere dalle sue favorevoli decisioni i motivi di Rorazalfe, che haveva saputo, qual novello Simonide, favoreggiar le lagrime, decretò in sodisfattione d’ambidue, doversi con placido sentimento soffrire le calamità communi; nè commoversi per esse a diletti di riso, nè a dolori di lagrime. Il tormentarsi per gl’altrui mali è una humanità inutile; il dilettarne è un piacere inhumano.1 Tam mollis evadit, disse Platone, qui in lacrymas risu profusiore resolvitur, quam qui dolore lacrymare compellitur.
Terminata questa ingegnosa gara, varie cose si motivarono in giro, intorno alle cagioni delle correnti Guerre, & alle necessità, od a capricci de’ potenti nel suscitarle. Si fè da principio una riflessione di encomij, e di compatimento sopra gli Europei Monarchi, che contra l’uso de gli Asiatici, armando eserciti alle diffese de i loro Stati, anzi che alle rapine d’altrui si additavano non meno incorrotti