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30 | Delle Frascherie |
Al rotar di poche Lune;
Se di Morte armi importune
Troncan al miser huom l’Alma, e la Pace,
Torna polve, ombre resta, un nulla giace.
Grata al sommo riuscì la testura di questa Canzonetta, e gli uditori, ravvisandosi in essa i motivi, tratti dal Lirico in quei versi.
1Frigora mittescunt zephyris, ver proterit æstas
Interritura simul
Pomifer autumnus fruges effuderit, & mox
Bruma recurret iners.
Damna tamen celeres reparant cælestia Lunae;
Nos ubi decidimus,
Quo pius Æneas, quo Tullus dives, & Ancus
Pulvis, & umbra sumus.
Quantunque l’Intercalare della Canzone paresse per le rimembranze di morte più atto à concitar mestitia, ch’à dissiparla, disse però Stamperme, che miglior cominciamento non poteva darsi a’ loro arbitrarij esercitij, che con la ponderatione d’un sì necessario fine. Goderono tutti, oltre questo, di non veder quivi imitata l’inferma maniera de’ moderni Musici,----