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Fascio Terzo. | 229 |
i tempi, & in essi è anche varia di Titoli, come anticamente era. Hor si chiama Primigenia, hor Viscatrice, hor Privata, hor Maschia, hor Vergine, & hor altra. Colà però molt’Idoli di fortuna da contrarie razze derivano. Alcuno credesi disceso dal Cielo, come gli Scudi Ancili, & alcun altro si stima sorto da basse origini, come avenne à quel Simulacro, che fè fondere Amasi Rè d’Egitto.
Non v’è Idolo senza Oracoli, non v’è Oracolo, à cui non si versino doni, non v’è dono, che dall’Adulatione non si sacrifichi. L’Adulatione in somma, se non è scala da salire, è strada da premere. Vi sono huomini, che chiamarebbono 1 occupationi divine quelle d’un Tiberio, quantunque brutali fussero.
Il Rè si crea per voti d’urna, non per ragione di retaggio; e perche nella contrarietà, che hà il Soggetto emulato con gli Emuli, son varie le passioni de’ Fattionarij, il più vago Spettacolo della Corte è la mutatione, in cui i Pretendenti rovesciando gli odij nel Rè caduto, trasferiscono gli ossequij nell’inalzato, quindi avviene, che la Fede colà è volubile in tutti, come usata à vaccillar sempre nella devotione de’ Numi; e gl’effetti de’ Tributarij per lo più son meretrici, perche son posticci. Chi vuol vivere in quella Corte, è forzato co-