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168 | Delle Frascherie |
esser dubbio appresso molti: se siano stati huomini. Insomma mal potrebbe nelle conversazioni conseguir titolo di Civile, chi citasse l’Autore d’un Historia, che non fù mai Canonico.
A pena s’era taciuto Stamperme, che Rorazalfe addocchiando dalla finestra due Romanzieri di quei tempi, proruppe impetuosamente così.
Che dicemo Amici, DE’ ROMANZIERI DELL’ASIA? Una volta in Grecia rumoreggiava una ventosa, e loquace dicitura, che d’Asia derivar si disse. 1 Nuper ventosa est haec & enormis loquacitas Athenas ex Asia commigravit, animosque iuvenum ad magna surgentes veluti pestilenti quodam sidere afflavit, disse Petronio.
L’ambitiosa turgidezza di quello stile non fù lodata in Marcantonio, che usavala: perche, come Plutarco disse. 2 imitava i suoi costumi, ch’eran gonfi, lascivi, e pien di boria. Fù osservato all’hora da’ Savij, che la lettura di quelle Asiatiche frasi stancava, e confondeva i Lettori, e ch’eran simili quei periodi à certi viaggi lunghi, che dall’un luogo all’altro si fanno, senza trovarvisi interpositione d’Albergo, ond’è necessario, per non istancarsi, far posata in campagna.