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164 | Delle Frascherie |
E se mai naufragr sibili Australi
La squamosa Vivanda in gonfi mari,
Nel vivaio d’un porto ella ha i natali.
A gli Apicij ghiottoni alzin gli Altari
Sibaritiche mense, e in Siracusa
A i Parasiti sol sito' si pari.
Spenda in conviti pur borsa profusa
L’Egittia Dea, sfoggi in banchetti Elisa,
Che ’l vagante Amator tolse à Creusa.
Non sian le mense à noi laute in tal guisa:
Più liete sì, perche tal hor la Vita
Per non parco boccon Parca recisa,
Quel che vol far la Digestion compita,
Alimenti con Legge al Corpo dia:
Già che la Legge è col Digesto unita.
Sapete voi quel che la Gola sia?
È un lago, udir ne desiate il come?
La sillaba seconda innanzi stia.
E vedrem, ch’una Gola è un Lago al nome.
Eran già le lingue alla maldicenza avviate, nè poteva contenersene alcuna; quand’ecco traversando il Corso frà gli altri un Historico di quei tempi, che nel descriver le guerre d’Asia, dicevasi esser Pittore più di maniera, che del naturale, diè materie a Stamperme di motteggiar CONTRA GL’HISTORICI DELL’IONIA i seguenti motivi.
L’Ingegni dell’Ionia, Amici, niente meno de gli Animi son degni hoggi delle nostre Satiriche detrattioni. Hor che diremo delle moderne Historie, e di quelle in particolare, che và stampacciando