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144 | Delle Frascherie |
quel che più vaghezza crescevale, soprastava ad un ampia piazza, nel cui giro, perche nel mezo d’essa in quell’hora un delitioso Fonte facea rezo, soleva più che altrove gir vagando al fresco il numero più qualificato de’ Patritij, e de’ Cittadini.
Quivi giunti, col resto della Brigata i due Competitori, Ticleue di primo tratto con un testo di Giuvenale la sua sentenza decidendo, con assoluto coraggio così a favellar s’introdusse,
Amico.
Difficilem est Satyram non scribere, nam quis iniquæ.
Tam patiens urbis; tam ferreus, ut teneat se?
Momarte, venuto poc’anzi d’Europa, non s’era ancor fatto conoscitore de gl’Effesij costumi: onde frà le curiose dimostrationi di Ticleue, e le confuse maraviglie di lui s’udì trà loro in Dialogo un Satirico Sermone di tal tenore.