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134 Delle Frascherie

1— — Exurdant vina palatum.

Quì ancora si strepiteria da Critici.

2— — Algentem rapiat coenatio solem.

Per sole freddo intende Giuvenale una stanza, che habbia il sole di Verno. Chi adattasse questa forma, e le antecedenti ad un verso grave; e le recitasse, poi avverrebbeli quel che d’un Poeta Italiano si racconta, il qual vantavasi d’haver fatto porre in purga un Censore con certa metafora, poiche stomacato quegli in sentirla, si perturbò, e contorse sì fattamente il collo che fu forzato a medicarsene.

Varie, licentiose, & imitabili sono le frasi de’ Poeti Latini satirici; mà però non devonsi traportare altrove, che nelle satire; e non sempre dobbiamo tracciare, come lecite, le arditezze, e valersi delle eccettioni per regole, come alcuni fanno. Dirò solo, che la satira è capace di queste doppiezze ingegnose, con le quali rendendo più malagevole la sua testura, vien anche à meritare 3dal Casaubono titolo, non di plebeo Poema, ma di carme erudito.

E difficile in questo secolo la riprensione de’ vitij, perch’è in uso l’adularli.

4— — — Adulandigens prudentissima laudat
Sermonem indocti, faciem deformis amici.
Miratur vocem angustam, qua deterius nec
Ille sonat, quo mordetur gallina marito.


  1. Horat.
  2. Iuven.
  3. Casa.
  4. Iuven.