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126 Delle Frascherie

Per la tua Naturaccia irresoluta,
     Che non li muta mai, sporchi si fanno,
     Sempre fà porcherie, chi non si muta.

Questi, e simili Componimenti, benche di Cartelli, non meritino le condannagioni; non devono meritar nè meno il lodevole titolo di Satire, ancorche Satirici siano: nella guisa, che un membro, non deve appellarsi huomo, benche d’humano busto si spicchi. Per dar saggi compiuti di un’Arte sono necessarie le ampiezze. L’arte è come la fiamma, se ha pastura si dilatta. E però anche certo, che la vera Satira non è organizata di tai membri, che l’Autore sappia in qual guisa debba generarli, e distinguerli. 1Partes in Satyra nullae, quarum legibus ad certum numerum certamve dispositionem deducaris, disse lo Scaligero. Si sà bene, che la Satira è un corpo nelle sue confusioni ordinato: e benche habbia in uso alle volte di svolazzare oltre i suoi Territorij, tornano però sempre al centro i suoi giri; e come dello stile Pindarico avviene, dilattando il campo alle sue prodezze, adita sempre con lo svagamento l’ampiezza delle sue facultà ingegnose. 2Abrupta omnia, non tamen, non cohaerentia, disse favellando di lei lo Scaligero. In queste parti intricate per la integrità d’un ordine, consiste la difficultà, e la bellezza della Satira. Poli-


  1. Scal.
  2. Scal.