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Fascio Secondo. 105

stie, non sognate, siano promosse da’ Magnati Asiatici, non dalle stelle, al sicuro anch’esso sarebbe di carestia punito, perche non magnerebbe pane.

Comunque sia, l’Arte de gl’infamatorij Libelli è giustamente dannata; e molte volte i Prencipi ne puniscono gli Autori, per non dar forza alle passioni de’ maligni in danno dell’innocenza de’ Sudditi.

1Augusto medesimo fù il primo, che in progresso di tempo fe’ caso di stato i Cartelli, mosso dalla malignità di Cassio severo, che con essi haveva cavalieri, e Dame di conto infamati.

Molto meno poi devono gli huomini censurar la vita de’ Grandi, ò sentir de i medesimi le censure, quantunque malvagi fussero. Marte appresso Luciano sparla di Giove con Mercurio, e Mercurio risponde.2Tace neque enim tutum est ista vel tibi dicere, vel audire mihi.

Horatio mostrò molto d’intendere, che i Libelli infamatorij fussero quelli, ch’erano fatti sopra le persone innocenti: mà che nel biasimo delle colpevoli non potesse il nome di Libello haver luogo.

3— — — — — Si quis.
Opprobrijs dignum latraverit integer ipse
Solventur risu tabulæ tu missus abibis.

Mà se ad Horatio dovesse credersi, nasceria questione indissolubile, se à trovar


  1. Tacit.
  2. Lucian.
  3. Hora.