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104 Delle Frascherie

tura; mentr’è noto, che sempre più osservabile, e stimata si rende l’autorità de i castigati Ingegni; nè altro mai riportò chi punilli, che vergogna a se stesso, e gloria à gl’Autori. Quei Signori de l’Asia, che oprando male contra i Sudditi, danno loro materia di dir male, dovrebbono più de gli altri soffrirne le mormorationi. Un Rè antico in Europa, sentendo che i popoli da lui gravati, ne mormoravano, hebbe à dire. E dovere, che co’ loro danari parlino à lor modo.

Nerone fù di vario sentimento nel giudicar i Libelli. Schiamazza al Senato1 contra Antistio Pretore, c’haveva fatti Cartelli contra esso; e se Peto Trasea non lo difendeva, era ucciso, non rilegato, mà non è ingiusto che un Grande fulmini contra i suoi Detrattori le pene: Lo strano è, che in quel secolo furono anche sospette, e pericolose le lodi stesse.2 Cremutio Cordo al tempo di Tiberio fù accusato di aver lodato in publici annali Marco Bruto; E v’è di peggio, anche i sogni furono sospetti in quei tempi. Nell’Imperio di Claudio s’udì3 accusato un Cavaliero, che haveva sognato di veder l’Imperatore con alcune spiche di grano, volte capopiede, e detto poi, ch’era significato di carestia: hor pensate, che avverrebbe hoggi à chi dicesse, che vere care-

  1. Tac.
  2. Tac.
  3. Tac.