Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
132 | P. Barghiglioni |
raccolti in gruppi, pare ancora che nel loro centro custodiscano l’affidato vessillo; tanto tenacemente si mantengono compatti.
Che il Trastevere fosse tenuto in conto anche dal governo dei Consoli e poi dall’Impero, ne fanno fede le opere colossali, come i ponti Palatino1 sostituito al Sublicio, Gianicolense,2 Elio,3 Fabricio e Graziano.4
È leggenda popolare che le erme a quattro teste che vedevansi all’ingresso del ponte, al quale danno nome, siano quattro teste di decapitati; e raccontano che Sisto V facesse restaurare il ponte da quattro bravi architetti, i quali, per certe loro bisogna venuti a lite, fossero per ordine del papa stesso, ed in quel luogo decapitati, e le teste loro prima esposte e poi scolpite e murate alle testate del ponte.
Ma sappiamo invece che quelle sono avanzi del vecchio ponte che aveva balaustre di ferro appoggiate a tante erme quadrifronti, in onore di Giano, e che nel rinnovare il parapetto in pietra e muratura, due di esse vi furono incassate dove e come ammiransi adesso.
Fu eziandio quella dimora cara ai patrizi; vi abitò gente danarosa, e ne fanno fede i monu-
- ↑ Ponte Rotto.
- ↑ Ponte Antonino e poi Sisto, per essere stato restaurato dai due monarchi.
- ↑ Sant’Angelo dopo la dedicazione del Castello.
- ↑ Ponte Quattro Capi.