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sia perchè altri ne ha scritto dottamente, o ne sta scrivendo, sia perchè le ricerche da me intraprese non diedero sufficente risultato. Ed ho preferito volger le mie cure a trar dall’oblìo i negletti e i modesti in una serie di studi separati nei quali ho cercato di abbondare nelle notizie storiche quando venivan meno quelle critiche, così che ne è risultato un libro che aspira esclusivamente a prender posto fra quelli utili non a quelli utili e piacevoli nel tempo istesso.

A tale scopo ho dovuto ricorrere alla dottrina e alla cortesia di altri studiosi e l’aiuto loro non poteva essere maggiore: collezionisti come i signori Benigno Crespi, G. B. Vittadini, Aldo Noseda, Gustavo Frizzoni, conte Febo Borromeo, duca Tommaso Scotti, avv. Achille Cologna, Achille Cantoni, Giovanni Piccinelli mi hanno concesso con ogni larghezza di studiare i dipinti delle loro raccolte che formavan oggetto delle mie ricerche, studiosi come i signori Eugen Schweitzer, Eugène Muntz, Luca Beltrami, Francesco Novati, Emilio Motta, Corrado Ricci, D. Rodolfo Maiocchi, Adriano Cappelli, mi hanno fornito notizie e schiarimenti. Ed io amo ricordarne qui per gratitudine i nomi, anche a costo di non essere di moda.

La messe delle notizie storiche e critiche raccolte è stata così abbondante che la figura di alcuni artisti si è delineata nitidamente e ha occupato il posto che le spettava nella primitiva scuola di Lombardia; la quale, con la sua miscela di difetti e di pregi, prodotti della troppo ingenua rudezza della rappresentazione e della freschezza d’impressioni, va oggi acquistando quasi il sapore di una cosa nuova.

F. M. V.