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I MONUMENTI EQUESTRI 65


allo Sforza, mentre la nota inserita nel codice Atlantico precisa abbastanza nelle sue linee generali — se non proprio fino al punto di consentirne una ricostruzione come quella che s è creduto di fare — il monumento al Trivulzio, è consigliabile raggruppare prima i disegni preparati per questi ultimi, benché posteriori di tempo, per lasciare a se i rimanenti. A questo criterio, a cui ci siamo ispirati altra volta (1), ci atterrem.o quindi come al più prudente, non dimenticando quelle considerazioni che successivi studi consigliano.

Alcuni disegni — nella preziosa congerie vinciana — presentano, al di sotto della figura del monumento equestre, un sarcofago. Contrariamente al parere del Seidlitz, del Meller e di altri che credettero, almeno in parte, quegli schizzi eseguiti per la statua dello Sforza (che nessun ricordo grafico o storico prova dovesse essere provvisto di sarcofago, mentre, al contrario, è ripetuto che doveva avere carattere prevalentemente decorativo per figurare in una pubblica piazza dinanzi al castello di Porta Giovia), riteniamo preparati pel monumento al Trivulzio que’ disegni. E qui una considerazione si presenta spontanea, m aggiunta alle esposte, per ritenere che la nota inserta nel codice Atlantico appartenga al periodo 1518-1519. Se essa fosse stata stesa nel 1506-1507 con le disposizioni tassative sull’organismo del monumento che abbiam visto, non si spiegherebbe facilmente la varietà di idee sull' organismo stesso in quei disegni che, per lo contrario, si spiega ammettendo che da principio — nel periodo che va dal 1504 (quando il maresciallo manifestò la sua prima idea del monumento senza precisarne le modalità



  1. La Corte di Lodovico il Moro, voi II, Bramante e Leonardo da Vinci, Milano, Hoepli. 1915.