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36 CAPITOLO li soffermano strette per mano — attribuito già dal Bode un tempo al Verrocchio e oggi da lui sospettato quale opera giovanile e debole di Leonardo. L attribuzione prevalente è oggi in favor del Bertoldo. Lo Schubring attribuì invece a Francesco di Giorgio Martini le tre sculture — del Carmine a Venezia, di Londra, di Perugia — di cui s' è parlato ('). Non è quindi il caso, per noi, di discutere la singolare attri- buzione. Allo stesso periodo fiorentino di Leonardo dovrebbe finalmente appartenere il celebre busto in cera colorata della Flora del Museo di Berlino. Le interminabili discussioni che !' opera d' arte ha pro- vocato e la grande paternità artistica che le fu attribuita, meritano che se ne ricordi, per sommi capi, la storia del ritrovamento. Ceduto da Mr. Murray Macks di Londra al direttore del Museo di Berlino Dr. Bode, che volle riconoscervi l'arte leonardesca, il busto fu, oltre Manica, dichiarato invece falso e opera del restauratore Lukas di Southampton morto nel 1883, e che l'avrebbe eseguito nel 1860 per conto dell' antiquario Buchanan, copiandolo da un dipinto di Leo- nardo rappresentante una Flora. Al Bode e ad altri studiosi tedeschi la cosa sembrò senza fondamento. Pubblicate foto- grafie di opere autentiche di Lukas, queste apparvero quali veramente sono : assai deboli cose ancor influenzate dallo stile Canoviano, ben lontane dalla « vincianità » indubbia del busto. Testimonianze e indagini di varia natura — non escluse quelle fisio-chimiche e fotogrammetriche — (per le quali si rimanda il lettore che vuol saperne di più al fascicolo di (0 Op. cit.