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LEONARDO COL RUSTICI E COL VERROCCHIO 29 disegni d’altro argomento ritorna una seconda volta, a pena accennata, la figura del David. Il Miintz credette quel primo disegno una copia di Leonardo della statua di Michelangiolo. Riuscì facile al Solmi provare che non si trattava di una copia ma di un disegno originale affine a quello del Buonarroti, per le ragioni esposte, ma diverso: diverso nello spinto generale, nella posizione della sinistra — sul petto, per Leonardo, non sulla spalla — e nell’atteggiamento della destra che Leonardo con caratteristico atto voltò all’indietro a regger meglio la fionda. L’opera sarà affidata a Michelangiolo e Leonardo sarà poi chiamato a dare il suo parere dove meglio collocarla. E possibile — come fu scritto dal Solmi — che a Leonardo si preferisse il suo rivale pel fatto che il monumento allo Sforza non era stato eretto e fuso per supposta deficienza tecnica da parte di Leonardo. Certo la statua è superiore allo schizzo. V è nella prima tanta eleganza e nello stesso tempo tanto vigore quanto nel disegno v’è pesantezza e forza bruta. Ma sarebbe azzardato concludere che Leonardo non V avrebbe — egli, così instancabile ricercatore della forma e del movimento agile e spontaneo — modificato prima di tradurlo nel marmo. Altre volte egli aveva saputo, con un motivo analogo, avvicinarsi alla eleganza michelangiolesca. V* è un accurato disegno di Leonardo, nel British Museum, per un Nettuno che qui riproduciamo, in cui sarebbe difficile desiderare più classica bellezza di forme, maggior robustezza di modellatura. La figura ha la solennità di una statua classica e per una scultura sembra veramente ideata e tratteggiata.