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leonardo col rustici e col verrocchio 9

testa del Levita e i disegni leonardeschi, con quel suo accenno caricaturale nella parte inferiore del profilo. Ma la modellatura vi è più sommaria e l’orecchio appuntito non ha la caratteristica forma di quello un po’ accartocciato del Levita.

Nel Museo Estense di Modena una figura in bronzo ha ancora, nello spirito michelangiolesco che lo informa, il motivo prevalente nel Fariseo del Rustici.

Alla bottega del Rustici potrebbero appartenere i busti in terracotta della cattedrale di Fiesole, con figure di vecchi barbuti, accigliati, dalle lunghe chiome pesanti, i colli troppo lunghi, le fronti enormi. Sembrano di un modesto scultore toscano del Cinquecento che s’industri a ripetere, come può, disegni o caricature leonardesche. Anche fra essi la testa grossa, calva del Levita del Rustici ritorna esagerata.

A Pietro da Barga appartengono numerose piccole riproduzioni in bronzo di statue classiche eseguite per la collezione del cardinale Ferdinando De Medici. Appartengono al Museo Nazionale di Firenze e il De Nicola richiamò su di esse l’attenzione1. Allo stesso scultore, a mezzo di questi confronti, egli attribuì anche una figuretta di un caduto, nella collezione della signora Finaly a Firenze, avvertendo (dopo quello scritto, dov’era ritenuta un Gallo combattente) come essa fosse precisamente la riproduzione di un motivo caro a Leonardo: cioè la figura del nemico sotto il cavallo del vincitore dei disegni pel monumento equestre milanese, analoga quindi anche alla terracotta di casa Horne.

Per concludere: una collaborazione di Leonardo all’opera di scultura del Rustici — assicurata dallo storico, confermata dall’esame stilistico — è a ritenersi sicura. Ma la contempo-

  1. G. De Nicola, in «The Burlington Magazine», dicembre 1916.