Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/94

72 Distretto di Trento

II.

CASTELLI

(Belvedere, Povo, Mattarello e Vigolo-Vattaro.)


Il Castello di Belvedere sorgeva presso Villamontagna al luogo chiamato Castel della Mot o Mota, forse così appellato dai rialzi di terra, dalle fosse e da qualche bastione ivi eretto in sua difesa. Non vi rimangono che qualche vestigio di mura, e un pozzo; ed era luogo, dove si riparavano i nostri Principi Vescovi, quand’erano minacciati nella loro sede. Vi si rifugio Egnone per ben tre volte, e di là nel 1256 scagliò la scomunica contro Eccelino e i suoi aderenti, mentre nell’anno 1270 anatemizzò i Castelbarco e tutti i ribelli trentini.

Il Castel di Povo (Castrum Pavi o Pai) s’ergeva al Dosso di Sant’Agata, a 558 metri dal livello del mare, dove al presente è la Cappella dedicata alla Santa. Era tenuto dalla famiglia de’ Signori di Povo, la quale diede i natali ad un Patriarca di Aquileja, e godeva diritti feudali. Ora il nome di questa famiglia non si ricorda che in quello che si da al complesso dei paeselli ivi stabiliti e formanti un solo Comune. — Il Dosso è posseduto dalla cospicua famiglia dei Conti Pompeati di Trento; i quali lo abbellirono di boschetti, e con comoda via ne resero facile ed amena la salita.

Il Castello di Mattarello (Castrum Mattarelli) giace