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64 | Distretto di Trento |
il Bupleurum aristatum Bart., il Geranium pyrenaicum L., la Vicia peregrina L., ecc.
La Piazza d’Armi occupa la distesa che è fuori di città alla Via del suo nome, tra la strada di Valsugana e la Via ai Molini. Serve agli esercizj della milizia, e ad ogni maniera di feste popolari. Ha di fianco il Convento delle Suore della Carità e il Mulino Corvi; elegante edificio; i quali additano la via al Convento di San Bernardino tenuto dai Padri dell’Ordine dei Minori Riformati di San Francesco. — Questo convento sorge su amenissimo poggio, dove e per finire la Via suddetta. Vi si accede per comoda gradinata all'ombra dei Bagetti intersecati dai tabernacoli della Via Crucis dipinti da Antonio Gresta di Ala. Superata la salita, l’occhio spazia comodamente su tutta la città e sui contorni, e quel convento è sede del Provinciale. Ha una bella chiesa con due dipinti nel coro di Martino Teofilo, una copiosa biblioteca, un archivio ricco dei preziosi manoscritti che vi lasciarono i Padri Bonelli e Tovazzi, ed altri dipinti di buon pennello, tra cui un Cenacolo, nel refettorio, che si ritiene di Giacomo da Ponte di Bassano.
L’Ospitale è dove finisce il Sobborgo di Santa Croce e incomincia l’ameno Passeggio al Fersina. È un vasto edificio con elegante giardinetto al suo ingresso, con Chiesa dedicata a Santa Chiara, e Casa di ricovero pei poveri vecchi e gl’impotenti. Vi curano gl’infermi un Medico primario ed un Chirurgo primario