prima dell’anno 1858 dall’alveo dell’Adige e dai campi di Centa. — Quel fiume ravviava le sue acque dalla Torre Verde lungo le case che da questa torre, facendo un semicerchio al Vò, si dirigono alla Torre Vanga; mentre i secondi, i campi di Centa formavano la sponda destra dell’Adige, la quale non si poteva raggiungere che per il porto di San Martino, o per un ponte di legno, che prendeva dall’ultima torre, dall’abbattuta Porta Bresciana, e terminava presso il cessato Convento di San Lorenzo. — Ora vi è tutto trasformato: una grande spianata messa ad aiuole ed a boschetti, compresa tra la Stazione, la Caserma di San Lorenzo, e i due maestosi fabbricati dell’Hôtel Trento e di Casa Canepele, attualmente occupata dall’Hôtel de la Ville e dalla Birraria all’Isola, tiene la parte inferiore di Centa. Nella superiore s’ergono i grandiosi Laboratori dell’intraprendente Scarpellino Cesare Scottoni con casa e giardino annessi, non meno che lo Stabilimento enologico, il quale è diviso dalla strada che mette in comunicazione la Piazza del Castello (Piazza della Mostra) colla Dogana della ferrovia. — Più sotto, al luogo dell’alveo vecchio dell’Adige, a destra di chi va dalla città alla Stazione s’ergono: l’elegante Stabilimento fotografico di Giambattista Unterweger, la Palestra ginnastica, e lo Stabilimento fotografico del pittore Giovanni Altadonna. — Due nuove Vie si sono aperte allo sbocco di Piazzetta romana: una in direzione del Castello e l’altra della Torre Vanga; — e un’altra Via toglie dal Vicolo Borzati, che mette in Via lunga e in quella di Santa Maria Maggiore, ci reca, costeg-