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Distretto di Trento | 57 |
castello. Bartolomeo Kopitar ne fece l’illustrazione1 — Seguono: un Virgilio del secolo X-XI, un Breviario della B. V. ricco di curiose e belle miniature, un Missale Romanum annotato in margine di pugno dal P. V. Giovanni di Hinderbach, un Breviarium secundum consuetudinem Romanae Curiae del secolo XIV, un Decretum Gratiani, membranaceo del secolo XIII ecc.
Il Museo trae la sua prima origine dal Conte Benedetto Giovanelli, che, morendo (1846) legò alla città il ricco suo Medagliere insieme colla raccolta di antichità etrusche e romane da lui posseduta. Il suo esempio fu seguito dal Maggiore Tadeo Tonelli di Levico morto in Vienna nell’anno 1858; il quale, oltre un bel Medagliere, donò alla nostra città una stupenda collezione di oggetti antichi, egiziani, romani e medioevali, non meno che una collezione moderna di oggetti cinesi. Vi s’unì dipoi una raccolta di oggetti naturali del Trentino fatta da alcuni giovani appassionati cultori della Natura; ed ecco le basi, su cui venne innalzata e si prosegue l’opera del Museo di Trento. Un solo pensiero lo domina: di fare colle sue collezioni un esatta esposizione di quanto dà il paese ne’ suoi rapporti colla natura, coll’arte e colle origini e lo sviluppo storico-civile del suo popolo. — Si divide in 5 Sezioni secondo le materie che contiene.
Nella I. Sezione stanno gli oggetti di storia naturale del paese distribuiti in bell'ordine, incominciando
- ↑ Kopitar (Barth.) Glagolita Clozionus, idest eodicis glagolitici inter suos facile antiquissimi ecc, Vindobonae, Gerold, 1836.