Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/61


Distretto di Trento 47

da Verona, Girolamo da Trevigi juniore, ch’ebbe l’incarico dal Clesio di abbellire le volte della sontuosa loggia che circondava il cortile interno chiamato la piazza dei leoni, e vi fece quelle figure d’argomento storico e mitologico che al tempo di Concilio furono ritoccate da Daniele Ricciarelli detto il Volterrano allo scopo di toglierne le nudità troppo appariscenti e contrarie alla decenza. E con questi, e dopo, vi lavorarono altri famosi artisti non ommessi tra i pittori Giulio Romano e tra gli scultori quel Vincenzo Vicentini, che fu autore della Cantoria di Santa Maria Maggiore.

L’entrata principale del Castello era al portone ora murato, cui sovrasta la statua di San Vigilio. — Il Vescovo Principe avea sede nel Castello nuovo; al vecchio si tenevano gli Ufficj del Consiglio di Stato e del Tribunale ecclesiastico, non meno che una parte della Corte; mentre alla Torre di Augusto stanziava il presidio, che vi teneva il Conte del Tirolo quale avvocato della Chiesa trentina, con un Capitano nominato da lui, e pagato dal Vescovo.

Arx pulcerreima, lo dice Lorenzo Schrader1, a Bernardo Clesio Cardinale ad ornatum magis et splendorem, quam ad tuendam urbem aedificata; e quanto fosse stato splendido quest’edificio si può sapere dalle descrizioni che ci hanno lasciate, lo Schrader citato, il Salentino Alberico Longo del quale lo Schrader ri-



  1. Schraderi (Laur.) Monumentorum Italiae quae hoc nostro saeculo et a christianis posita sunt, libri IV. Helmstadii, 1592.