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Distretto di Trento 35

e di faccie rettangole. Hanno del pari l’impronta dell’arte germanica, ed anche in parte della francese, i capitelli a fogliame esile raggruppato sulla cima di ogni foglia in bottone. Per contrario, è lombardo l’arco che si presenta sempre emisferico in tutte le sue parti della chiesa, e che si profila in doppio archivolto tanto sulla nave maggiore che sulle minori; son lombarde le volte a crociera, i cui spigoli vanno vestiti di costoloni, arieggianti però nel loro profilo quelli medioevali di Germania e di Francia, son lombarde egualmente le porte, sugli stipiti delle quali si aggrovigliano mostruose figure frammiste a fogliame, come a S. Celso di Milano, e nelle altre chiese di Lombardia erette in quel tempo. È lombardo concetto la cupola, perchè alzata su tamburo ottagono; ed è parimente lombardo lo esterno, con le sue porte decorate da protiri a colonne posanti su grifoni, ovvero sopra figure romane accovacciate: son lombarde le colonne ofitiche che reggono l’arcata d’uno dei prefati protiri.

«Condotte sul lombardo sistema mostransi pure «le gallerie cieche nell'alto della fabbrica; lombarda è l'abside bellissima per la forma generale e per le sagome; lombardi i profili delle finestre; lombardi finalmente anche alcuni capitelli sparsi per la chiesa e che per la rozza fattura accennano alle prime età di quella maniera. Per contrario; a questa non appartengono i capitelli dei piedritti a fogliame raccolti in bottone, siccome i più fra i germanici del secolo decimoterzo. Ciò denoterebbe che la nostra cattedrale