Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/29


Notizie generali 27

Giorgio III di Neidech, successo nel Principato (1493) conchiuse con Massimiliano quella convenzione che fu detta libello dell’Undici (1511), e stabiliva un comune accordo per la difesa delle terre possedute dal Conte del Tirolo e dai Principi Vescovi di Trento e di Bressanone.

Bernardo Clesio fu eletto Principe Vescovo nell’anno 1514. Sotto di lui si fece nel Trentino quella generale sommossa del popolo minuto contro i feudatari e l’alto Clero, ch’ebbe nome di guerra rustica, e fu soffocata nel sangue a forza di soldatesche nostrali e forestiere, a forza di terrori e di supplizj. — A lui successe Cristoforo Madruzzo (1539), il Cardinale che s’onorò di ospitare splendidamente i Padri del Concilio radunato in Trento tra gli anni 1545 e 1563. Ei cessò di vivere in Tivoli presso Roma (1567) ed ebbe a successori tre di sua illustre famiglia: Lodovico (1567-1600), Carlo (1600-1629) e Carlo Emanuele (1629-1658), ultimo rampollo di Casa Madruzzo. — Il Capitolo eleggeva allora a Vescovo Principe (1659) Sigismondo Francesco, figlio dell’Arciduca Leopoldo e di Claudia de’ Medici, già Vescovo di Augusta e Gurk; ma il Papa ne ricusò la conferma; e nondimeno entrava in possesso del dominio temporale del Principato. Lo rinunciava qualche anno appresso insieme colla rinuncia da lui fatta delle dignità ecclesiastiche, e veniva eletto in sua vece Ernesto dei Conti di Harrach, Arcivescovo di Praga e Cardinale (1665). Regnò due soli anni, e lo seguirono successivamente: Sigismondo Alfonso dei Conti di Thunn (1668-1677), Francesco degli Alberti