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Distretto di Vezzano 147


strettuale, situato al punto di congiunzione tra le due valli, al piano che volge a Santa Massenza e al lago di Tublino, di dove ritrae quell'aura mite che tempera i rigori di quella che gli proviene dal settentrione. Si discosta da Trento 13.7 Kilm.; ha case ben fabbricate, vie più o meno anguste, scuole pei fanciulli e le fanciulle, un ospitale, un ufficio postale ed un telegrafico, una Chiesa curaziale con l'altare maggiore fornito di antipendio a bel mosaico rappresentante la processione fatta nell'occasione del trasporto del cadavere di San Vigilio da Rendena a Trento. — Il suo nome si ricorda nella iscrizione romana rinvenuta a Castel Tublino; e forse allora non era che un castello circondato da poche case, quello stesso che Paolo Diacono ci da col nome di Vitianum e fu distrutto dai Franchi calati nel Trentino al tempo che vi tenevano dominio i Longobardi.

Nei dintorni di Vezzano si mostrano due di quei pozzi glaciali che prendono il nome di Marmite dei giganti, e sono effetti di cascate d'acqua verificatesi tra i crepacci e gli avvallamenti dei ghiacci di quell'epoca geologica che si dice glaciale. Una di queste marmite si sta sul fianco sinistro della valle a 10 minuti da Vezzano, e fu scoperta nell'anno 1875 dall'illustre Geologo Ab. Antonio Stoppani. E' il buco chiamato dai terrezzani della Maria matta; il quale, come fu sterrato per cura della nostra Società alpina, ebbe ad offrire nel fondo una ventina di ciottoli di varia grandezza spettanti alle rocce cristalline, di che si formano