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Distretto di Mezzolombardo | 135 |
interna delle ferritoje raffigurato da due rami di cervo. La statua di San Gottardo in legno dorato fu tolta di là, e trasportata nella Cappella dell'attuale Castello; per la qual cosa non v'è più residuo di quella devozione, e il salire a quella rocca non alletta, che la vista di uno stupendo panorama, il quale si prolunga sino a Castel Beseno.
Ultimo degli antichi Signori di Mezzacorona fu Giovanni, la cui unica figlia Dorotea sposò Nicolò di Firmian, famiglia delle più cospicue del Trentino; e per questo matrimonio i Conti di Firmian conseguirono la giurisdizione dinastiale di Mezzacorona, la quale incominciarono ad esercitare nell’anno 1473 e la tennero senza interruzione sino al 1825, in cui ebbero a rinunciarla al Governo, contenti di conservare per loro tutti i titoli ereditarj, compreso quello di Maresciallo perpetuo del Principato di Trento, ed altri privilegi colle decime feudali.1
- ↑ Circa i Signori di questa illustre casa si veda: Baldinuzzi (Luigi) I Signori di Firmian, Memorie genealogiche', Pisa 1878, op. in— 8° — Ad un giovane Cavaliere di questa illustre famiglia si lega la leggenda del Basalisco, che tuttodì passa per le bocche del volgo, e si vuole confirmata nelle figure poste in rilievo sopra una lapide esistente in Mezzacorona, destinata a passare al Museo di Trento. Si narra che il Basalisco si teneva sulle rupi superiori a San Gottardo, e che volato una volta sul monte dell’antico castello di Tono, vi lasciò cadere una goccia del suo veleno, onde quel monte rimase sterile d'arbori per sempre. Tant’era micidiale quel mostro, che la gente uccideva col solo alito! Nessuno avrebbe osato combatterlo; ma uno de’ giovani Firmian se ne acciuse, e giunto ad illudere la malizia del fiero animale, lo uccise con un colpo di freccia.