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112 | Distretto di Cembra |
stro Segonzani emisse Castrum ipsum cum iuribus prout ab antiquo dicti Nobiles tenerunt in feudum ab Ecclesia Tridentina (V. Trid. Arch. XXXVI. II.).
Ai Signori di Rottenburgo successero nel 1500 i Signori di Liechtenstein; ma Cristoforo Filippo di questa casa, Barone di Castelcorno e Signor di Schenna alienò la Signoria ed il castello di Segonzano, cedendoli (14 Marzo 1535) al nobile Giovanni Battista a Prato, che ne venne investito dal Vescovo Principe Cardinale Bernardo Clesio (23 Settembre 1535). Nello stesso anno il castello fu distrutto da un incendio; nell'anno susseguente fu riedificato per cura del predetto Signore a Prato, e si conservò in tutte le sue storiche forme sino alla fine del secolo decimottavo, sino al Novembre del 1796, nel quale occupato dagli Austriaci, venne espugnato, come narra il Botta nella sua Storia d'Italia (libro IX), dal Generale Francese Fiorella; espugnazione che fece guasto al castello, non però tale da far temere, che questo giojello di architettura medioevale dovesse cadere in quella completa ruina, nella quale si mostra al presente. I Signori a Prato, famiglia illustre per chiari ingegni passati e presenti ne conservarono la giurisdizione sino a di 13 Giugno 1821, nel quale la rinunciavano al Governo; onde avvenne che la Signoria di Segonzano fu aggregata da prima all I.R. Giudizio Distrettuale di Civezzano, e poi a quello di Cembra eretto nell'anno 1842.