Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/103


Distretto di Pergine 81

che s’apre a settentrione, e del piano, che da questa valle e da quella di Pinè, si distende sotto un vasto orizzonte sino ai monti di mezzogiorno nella linea di Povo, Vigolo-Vattaro e Calceranica. È bagnato dal Fersina, che trae la sua origine dal laghetto alpino di Nardemolo (1956 m.), e mette foce nell’Adige (192 m.) non lungi da Trento. Ad occidente lo chiude il torrentello Silla, che esce dal laghetto montano della Serraja in Pinè, e si versa nel Fersina, dividendo così il Perginese dal Distretto di Civezzano; mentre ad Oriente lo separa dal Distretto di Levico il Rigoler, altro torrentello, di spesso arditissimo, che toglie le proprie acque dalla cima del Selvot, e passando per Arsiccie, fiancheggia il Pralongo e al Visintainer si getta nel lago di Levico. — I monti di settentrione sono i più elevati ed appartengono alle formazioni cristalline degli scisti e del porfido quarzifero.

PERGINE (482 m. — 4528 ab. — Alberghi: Fratelli Voltolini; Cavaletto ed Aquila d’oro): una delle più belle ed animate borgate del Trentino. Sorge a sinistra del Fersina, nel mezzo di una natura ricreata da clima mite e salubre, non meno che dal

    sotto la presidenza del Gastaldo di Pergine che s’onorava del titolo di Sindaco maggiore. In queste comuni adunanze si decideva per voti: due n’avea il Gastaldo di Pergine, due quello di Viarago, e uno i capi delle altre gastaldìe. — Supremo Signore dilla giurisdizione era il Castellano, il quale teneva in mano la bilancia della giustizia, cui amministrava per mezzo di un suo Vicario sedente in Pergine al Marcatello.