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Alla Latonia Vergine
Dalla faccia vermiglia (1)
Me consacrò dell’ottima
Clide e del padre Eurigiro la figlia,
Serva a te, delle femmine o Regina. (2)
Tu, ch’io saluto, pia
Vogli che illustre sia — la stirpe nostra.
(1) Nel testo: Αἰθοπίᾳ: «epiteto proprio di Diana; che ha il colore ardente, affocato.» G. Carducci.
(2) Nel testo: δέσποινα. «Regina era chiamata specialmente dalle donne quando a lei si rivolgevano con esclamazioni: Diana; regina e padrona. Così nei Drammatici spesso.» G. Carducci.
XCVIII.
(Dalla stessa, VII, 489.)
Giace Timade qui: del genïale
Talamo in cambio, il negro
Di Proserpina sale.
Morta costei, tutte le amiche, meste.
Di subito affilâr
Un ferro, e dischiomâr — le belle teste.
XCIX.
(Dalla stessa, VII, 505.)
La nassa e il remo (fregio
Onde il padre Menisco