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LXXX.

(Dallo Scoliaste d’Apollonio Rodio, Ι, 727.)


Screzïata a color di tutte guise.


LXXXI.

(Dallo stesso, I, 1123.)


.....Non toccar la melma!


LXXXII.

(Dal Grand’Etimologico, p. 250, 10.)


T’addormi: il petto
D’amica tenera
Ti sarà letto...


LXXXIII.

(Dallo stesso, p. 449, 32.)


Quelli a ch’io fui benefica
M’addentano più fieri!


LXXXIV.

(Da Prisciano, VI.)


Marte cedette, e minacciò che seco
Trarria Vulcano a forza.

Frammento assai guasto, e rammendato, come si poteva meglio, dal Neue, che ne seppe cavare alcun significato.