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LVIII.
(Da Aristotile, Rettorica, I, 9.)
Risposta alla proposta d’Alceo:
Se del buono e del giusto
Ti sospignesse amor, non ordirebbe
La lingua i detti che il tacere è bello;
E, da pudore infesto
Non vinto a te lo sguardo,
Favelleresti onesto.
LIX.
(Da Ateneo, XIII.)
Pommiti innanzi, amico; e raggia fuori
Le grazie dello sguardo.
LX.
(Da Efestione, p. 102.)
Felice sposo, or, vedi.
Le sospirate sponsalizie hai stretto,
La sospirata vergine possiedi.