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XXIX.

(Da Polluce, VII, 16, 73.)


     Di sinuosi intorno
     Vellosi tovagliuoli acconciamente
     L’avviluppò.


XXX.

(Da Efestione, p. 60.)


Madre mia, tessere
     Non so: la tenera
     Dea nell’amor
     D’un caro giovine
     Mi doma il cor.


ALTRA.


Mia dolce madre, tessere
     Io più non posso: il core
     La molle Dea d’un giovine
     Mi doma nell’amore.


ALTRA PIU' FEDELE.


O dolce madre, tessere
     Non posso io più; d’un giovine
     La dilicata Venere
     Mi doma nel desir.