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dal sοpraccitato epigramma. Se non che dubita il Neue non forse il nome della figlioletta della poetessa fosse trasferito, per iscambio, all’avola. Rispetto alla patria, pendono alcuni dotti fra Mitilene ed Ereso: dubbio rigettato da chi le due Saffo distingua. Laonde io non istarei sospeso tra Mitilene ed Ereso, e perchè credo alle due Saffo, e perchè pochi antichi stanno per Ereso (Suida per isbaglio, com'e’ soleva, Eudocia, che copiò o fu copiata da lui, Dioscoride nell’Antol. Palat., VII, 407, e un’iscrizione apocrifa d’una statua nel Gronovio, Tesoro, T. II, Tav. 34), molti per Mitilene (Erodoto, che dice Carasso uomo di Mitilene, II, 135; Mosco, III, 92; Strabone, XIII; Ateneo, X; lo Scoliaste di Platone, Fedro; Aristotile, Rettorica, II, 23; Polluce, IX, 6, 84; Tullio Laurea, nell’Antol. Palat., VII, 17; e Damocari, nell’Appendice all’Antol. Palat., IV, 310). E Fozio e Suida, alla Voce Φάων, colle parole «Saffo, non la poetessa, ma la lesbia», non dimostrano che la prima fosse generalmente avuta e detta mitilenea? Ma, per giunta, chiare e da troncare ogni disputa parranno altrui le parole d’Aristide (Epitaffio per Alessandro): - i Mitilenesi hanno