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312 TRADUZIONI.

Con più tumulto il core urta nel petto:5
More la voce, mentre ch’io ti miro,
Sulla mia lingua: nelle fauci stretto
                                Geme il sospiro.
Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
Un indistinto tintinnío m’ingombra10
Gli orecchi, e sogno: mi s’innalza al guardo
                                Torbida l'ombra.
E tutta molle d’un sudor di gelo,
E smorta in viso come erba che langue,
Tremo e fremo di brividi, ed anelo15
                                Tacita, esangue.




DA GIOVANNI MELI,

imitazione della cantata di don chisciotte,

SCHERZO1


Sotto un’antica quercia,
Che da un burrone protendea le frondi,
Con la fronte alia palma Ugo Chisciotte
Mestissimo sedea: curva una vite,
Congiunta ai rami dalla quercia a un olmo,
Faceva padiglione alla sua testa.
Riposava ozïosa la sua spada
Fra la polvere e l’erba: a un verde tronco
Stava appoggiata l’asta della guerra:
Sotto il braccio ha lo scudo, e l’elmo a terra.
Come nuvoli densi di molesti
Minutissimi insetti, a schiere a schiere
L’amoroso pensiere
Gli mandava gli affanni entro la mente.
Quasi vulcano ardente,

  1. Lo mandò il Foscolo, come resulta dall’Epistolario, alla contessa Lucietta Cicognara il giorno stesso in cui mandò al conte Leopoldo il Capitolo del Giornale.