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296 poesie giovenili.

Ausonia guati, e giù piombi col volo.
30Anelanti ti seguono i cavalli
Che Palla sferza, e sull’esperio suolo
Marte furente orme di foco imprime.
Odo canto sublime
Di mille e mille che vittoria o morte
35Dall’italiche porte
Giuran, brandendo la terribil asta;
E guerrier veggo di fiorente alloro
Cinto le brune chiome,
Su cui purpuree tremolando vanno
40Candide azzurre piume. Al sol tuo nome,
Suo brando snuda, e abbatte, arde, devasta.
Senno de’ suoi corsier governa il morso;
Gloria il precede, e de’ marziali il coro
Genj l’accerchia, e dietro a lui si stanno,
45In aer librate, con perpetuo corso
Sorte, Vittoria e Fama.
Or che fia dunque, o Diva?
Onde tant’ira? e qual destin ti chiama
A trar tant’armi da straniera riva
50Su questa un dì reina, or nuda e schiava
Italia, ahi! solo all’abbominio viva,
Viva all’infamia che piangendo lava?
III.
     E depor le corone in Campidoglio,
E i re in trionfo tributarj e schiavi
55Roma già vide, e rovesciati i troni:
Re-sacerdoti or con mentite chiavi,
D’oro ingordi e di sangue, altri Neroni,
Grandeggiar mira in usurpato soglio.
Siede a destra l’Orgoglio
60Cinto di stola, e ferri e nappi accoglie
Sotto le ricche spoglie,
Vendendo il Cielo, ai popoli rapite:
Sgabello al seggio fanno e fondamento
Cataste di frementi