Suon, quasi di lontana arpa, scorrente
Sulle penne de’ Zeffiri; soave
E mesto al par dell’armonia1 che diede 325D’Orfeo la Lira, allor che al sacro capo
Dalle Baccanti di Bistonia2 infissa,
Venne nell’alto Egeo spinta da’ monti;
E un’armonia sono tutto quel mare,
E l’isole l’udiano e il continente. 330Pur nė vate giammai, nė arguta corda
Di lidia cantatrice,3 o legge o nome
Diè a quel suono fatal. Così velate,
Sdegnan le Dee mostrarsi a chi l’arcano
Tenta spiar della immortal bellezza 335Con profano pensiero. E ne fa saggi
Di questo avviso Eufrosine,4 cantando
Flebile un carme che da Febo un giorno
Sotto le palme di Cirene5 apprese:
E tu l’odi, o Canova, e in cor lo serba. 340Innamorato, nel pïerio fonte
Mirò Tiresia6 giovinetto i fulvi
Capei di Palla, liberi dall’elmo,
Coprir le rosee disarmate spalle;
Senti l’aura celeste, e mirò l’onde 345Lambire a gara della Diva il piede,
E spruzzar riverenti e paurose
La sudata cervice e il casto petto,
Che i lunghi crin discorrenti dal collo
↑322. Anco questa similitudine, ed il seguente racconto della punizione di Tiresia, quantunque con qualche varietà, si trovano pubblicati dal Foscolo nei commenti alla Chioma di Berenice.
↑326. La Bistonia fu una provincia della Tracia, così nomata da Bistone figlio di Marte, che vi fabbricò una città. Qui è posta per la Tracia intiera.
↑331. Il metro musicale lidio, così nomato perchè molto in uso presso i Lidj popoli dell’Asia Minore, da cui voglionsi discesi gli Etruschi, narrano che fosse sommamente atto a toccare il cuore; ma Platone lo volle bandito dalla sua Repubblica, accusandolo d’insinuare la mollezza.
↑338. La ninfa Cirene, amata da Apollo, diede il nome alla capitale della Pentapoli, detta ancora Cirenaica, in Affrica, regione feconda di palme. Il Poeta qui allude a Callimaco, che fu nativo di Cirene, e di cui ci rimangono tuttavia Inni bellissimi. In quello intitolato I lavacri di Pallade è narrato il fatto di Tiresia, ma, se non andiamo errati, meno leggiadramente che dal Foscolo. Questi poi con tale episodio, sotto le mitiche apparenze, intese a colpire di civile riprovazione chi, per triste passioni, profana la santità delle Lettere e delle Arti liberali.
↑341. Tiresia nacque in Tebe, capitale della Beozia, da Evero dalla ninfa Sparto.