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inno secondo. 239

Scorrer diffusi; e più lieto la mira,
Mentr’ella scioglie a questi detti il labbro:
235Grata agli Dei del reduce marito
Da’ fiumi algenti ov’hanno patria i cigni,1
Alle virginee Deità consacra
L’alta Regina mia candido un cigno.2
     Accogliete, o garzoni, e sulle chiare
240Acque vaganti intorno all’ara e al bosco
Deponete l’augello, e sia del nostro
Fonte signore; e i suoi atti venusti
Gli rendan l’onde e il suo candore, e goda
Di sè, quasi dicendo a chi lo mira:
245Simbol son io della beltà! Sfrondate
Ilari carolando, o verginette,
Il mirteto e i rosai lungo i meandri
Del ruscello: versate sul ruscello,
Versateli; e al fuggente nuotatore,
250Che veleggia con pure ali di neve,
Fate inciampi di fiori; e qual più ameno
Fiore a voi sceglia col puniceo rostro,
Vel ponete nel seno. A quanti alati
Godon l’erbe del par, l’aere ed i laghi
255Amabil sire è il cigno; e coll’impero
Modesto delle grazie i suoi vassalli
Regge, ed agli altri volator sorride,
E lieto la superba aquila ammira.3
Sovra l’omero suo guizzan securi
260Gli argentei pesci, ed ospite leale4
Il vagheggiano s’ei visita all’alba

  1. 236. Quantunque il cigno abiti i fiumi di corso sinuoso e placido in qualanque regione, pare sembra che la vera sua patria sieno i paesi settentrionali. (Buffon.)
  2. 238. La Principessa Amalia Augusta di Baviera, che nel 1805, dopo i trionf d’Austerlitz, venne sposa ad Eugenio Beauharnais, vicerè in Italia per Napoleone.
  3. 253-258. Il «cigno» dice il Buffon «regna sulle acque con tutti i titoli che sono base di pacifico impero, la grandezza, la maestà, la dolcezza.» Negli ultimi due versi il Poeta sembra dilicatamente alludere alla mite e benigna natura del Principe Eugenio, nonchè alla sua ammirazione verso la grandezza paterna.
  4. 259-260. Esiodo nello Scudo d’Ercole descrive i pesci tranquillamente nuotanti attorno ad un cigno; il che indica come presso gli antichi prevalesse la opinione che questo volatile non suolesse cibarsene. La maggior parte dei Naturalisti moderni, particolarmente in Francia, dietro la scorta del Buffon, è stata di contrario avviso: ma il prof. Titius, ragguardevole scionziato di Germania, confermò la sentenza degli antichi colle sue Osservazioni che, tradotte dal tedesco, furono stampate nel Giornale Enciclopedico, anno 1775, tomo VIII, pag. 514.