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210 | ragion poetica. |
come lo vagheggia l’occhio del naturalista e del pittore. E questo cigno è un voto mandato da una principessa, che era allora Vice-regina d’Italia, all’ara di Bellosguardo, in ringraziamento del ritorno di suo marito dalle guerre del settentrione; e da Bellosguardo, nel corso, di pochi versi, si passa all’Eliso, e alla fama degli eroi morti in battaglia, ed al campo de’ Greci sotto Ilio mentre stanno per essere distrutti dall’incendio, e alla misera strage che il verno, la fame e la guerra fecero di tanta gioventù italiana di là dal Boristene.
Questo servirsi di materie che il tempo e le circostanze hanno quasi immensamente disgiunte fra loro è un privilegio della Poesia e della Musica. Le altre arti sono costrette dalla contemporaneità di un solo punto; e felice il Pittore che può destare pensieri, i quali portino la mente dello spettatore al tempo antecedente o susseguente all’azione rappresentata! L’Architettura in questa parte è la sciaguratissima delle arti, appunto perchè è la più confinata e costretta a rimanersi tal quale: tutta la sua bellezza dipende dall’ordine e dall’ardire della mole. Invece la Musica ti desta in pochi minuti cento affetti diversi, e ti fa come aspirare non so quale incanto della vita, che senti irresistibile nell’anima. La Poesia congiunge l’origine del Mondo al suo stato presente, ed al nuovo caos della sua distruzione. Ma la Poesia ha, quanto la Pittura, bisogno di rappresentazioni particolari, che i logici chiamano idee concrete; deve parlarti di fatti ed oggetti determinati, esistenti in natura, per alzarti la mente, senza che tu te ne avvegga, ad un sentimento di beltà universale; deve farti passare dal noto, che mostra evidente, all’ignoto a cui tende, facendolo sospettare. Ma l’unione di tanti quadri particolari è difficilissima cosa. La Musica che somministra la varietà, e la pittura che insegna a’ poeti l’evidenza dell’azione, e la Scultura con cui gareggia la Poesia a mostrare tutti i contorni delle figure, ed, oltre a queste arti, anco l’Architettura con la severità dell’ordine suo, tutte debbono contribuire alla for-