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del carme le grazie. | 209 |
misto di quello degl’Inni sacri di cui l’antichità credeva maestro Anfione, delle Odi di Pindaro e della Poesia latina, quale nella sua grazia nativa si trova spesso in Lucrezio e in Catullo: e dal latino e dal greco idioma insieme derivarono quegli spiriti che da lui trasfusi ne’ suoi versi italiani, dànno loro un sapore forse nuovo; benchè nel tempo stesso ei professi di voler serbar la purità dell’idioma toscano. E tanto basti quanto all’arte poetica.
Circa poi all’architettura del Carme, l’Autore si è servito, per così dire, de’ frammenti più antichi, ricorrendo all’origine del mondo, e li ha uniti a’ moderni e contrappesati per formare un solo edificio. Infatti noi vediamo i cannibali, i cacciatori, i pastori, i pescatori e i primi agricoltori accanto a’ giovani guerrieri, ed a’ matematici nostri concittadini. Vediamo il regno dei Lacedemoni, non quale è descritto da’ politici, ma qual era da descrivere a’ tempi di Leda, e d’Elena; e le città della Beozia e della Focide celebrate accanto a Firenze. E l’immaginazione del lettore è trasportata a vagheggiare dal poggio di Bellosguardo la città medesima, e le Alpi, e la pianura di Pistoja fino al Mediterraneo; e poscia la più bella pianura di Lombardia; e altrove i passeggi pubblici della città di Milano, e la fiorente agricoltura di quella parte d’Italia, e i teatri di Firenze, e Pitti, e un giardino, e una gentile coltivatrice di fiori. Vediamo il tempietto campestre consacrato dall’Autore nella sua villa alle Grazie, e presso, il tempio primo inalzato loro in Orcoméno da’ Greci; e nel secondo Inno il tempio ideale che il Poeta vede già eretto dagl’Italiani. E, dopo i sacrificj di vittime umane fatti agli Dei d’Averno dai superstiziosi Selvaggi delantica Grecia, vediamo un’offerta di ghirlande de’ fiori d’Italia, e del mèle delle api di Vesta, rito nascostosi fino ad oggi negli arcani degli Dei, o perdutosi nelle tenebre de’ secoli. Vediamo un cigno a cui il Poeta sdegna di ascrivere il canto come cosa non vera, ed il quale da lui fu dipinto