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TIESTE.[1]
PERSONAGGI.
ATREO, re di Argo. | Un fanciulletto, | che non parlano. | |
TIESTE, suo fratello. | figlio di Erope | ||
IPPODAMIA, loro madre. | e di Tieste, | ||
EROPE. | Guardie |
La scena è in Argo.
Atto primo.
Scena I.
Sala reale.
EROPE con un Fanciulletto per mano.
Erope. D’empj rimorsi oggetto, infausto, caro
Pegno d’amor, de’ miei delitti o negra,
O spaventosa imago!... Oh! vien;[2] pur veggo
In te il conforto mio. Figlio, tu acerbo
Finor mi fosti, e forse... Ahi! quanto acerbo
Più mi sarai! – Ma già su te l’estreme
Lagrime spargo. – O notte, orrida notte
Di profanato amor! volgon cinqu’anni,
Che ad ogni istante a comparir mi torni
Da mie vergogne avvolta; e mi rinfacci
Il vïolato talamo, la fiamma