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TIESTE.[1]


PERSONAGGI.

ATREO, re di Argo. Un fanciulletto, che non
parlano.
TIESTE, suo fratello.      figlio di Erope
IPPODAMIA, loro madre.      e di Tieste,
EROPE. Guardie

La scena è in Argo.



Atto primo.

Scena I.

Sala reale.

EROPE con un Fanciulletto per mano.

Erope. D’empj rimorsi oggetto, infausto, caro

Pegno d’amor, de’ miei delitti o negra,
O spaventosa imago!... Oh! vien;[2] pur veggo
In te il conforto mio. Figlio, tu acerbo
Finor mi fosti, e forse... Ahi! quanto acerbo
Più mi sarai! – Ma già su te l’estreme
Lagrime spargo. – O notte, orrida notte
Di profanato amor! volgon cinqu’anni,
Che ad ogni istante a comparir mi torni
Da mie vergogne avvolta; e mi rinfacci
Il vïolato talamo, la fiamma

  1. Tieste fu rappresentato la prima volta in Venezia la sera del 4 gennaio 1797 (stile veneto) con grande applauso degli spettatori, e ripetuto quindi col medesimo favore del pubblico per nove sere consecutive. L’autore aveva allora diciannov’anni. (L’edit.)
  2. abbracciandolo