Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
37 |
DISCORSO TERZO
Di Conone, e della Costellazione Berenicea
I. Dalla metamorfosi della chioma di Berenice in costellazione, a noi giunta con tanti documenti storici1 dalla men remota antichità, acquista fondamento questa opinione: che i simboli fossero scrittura compendiosa della storia, la quale era trasferita dalla terra al cielo; onde più si conoscerebbe l’età del mondo chiamata favolosa2, se si potessero sapere tutti i simboli delle costellazioni. La quale lingua de’ simboli, usitata presso molte nazioni3, fu, inventati gli alfabeti, politicamente riserbata come eredità propria a’ sacerdoti ed a’ principi, i quali nascondevano al volgo la filosofia della storia4. Varranno queste sentenze a confermare ciò che diremo intorno alle deificazioni5.
- ↑ Vedili citati nel Disc. III, cap. v.
- ↑ Varrone divide gli annali degli uomini in incerti, favolosi ed istorici.
- ↑ Hieronymus, in evangelio Matth., cap. 18. Pherecides (antichissimo autore), apud Clem. Alexand., lib. v.
- ↑ Diodoro siculo, lib. iii, cap. 3.
- ↑ Considerazioni al verso 54.