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DISCORSO TERZO

Di Conone, e della Costellazione Berenicea

I. Dalla metamorfosi della chioma di Berenice in costellazione, a noi giunta con tanti documenti storici1 dalla men remota antichità, acquista fondamento questa opinione: che i simboli fossero scrittura compendiosa della storia, la quale era trasferita dalla terra al cielo; onde più si conoscerebbe l’età del mondo chiamata favolosa2, se si potessero sapere tutti i simboli delle costellazioni. La quale lingua de’ simboli, usitata presso molte nazioni3, fu, inventati gli alfabeti, politicamente riserbata come eredità propria a’ sacerdoti ed a’ principi, i quali nascondevano al volgo la filosofia della storia4. Varranno queste sentenze a confermare ciò che diremo intorno alle deificazioni5.


  1. Vedili citati nel Disc. III, cap. v.
  2. Varrone divide gli annali degli uomini in incerti, favolosi ed istorici.
  3. Hieronymus, in evangelio Matth., cap. 18. Pherecides (antichissimo autore), apud Clem. Alexand., lib. v.
  4. Diodoro siculo, lib. iii, cap. 3.
  5. Considerazioni al verso 54.